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Informazioni su Corigliano Calabro, tutto quello che c’è da sapere
Corigliano Calabro è una città situata in Calabria, nella Piana di Sibari. È circondata da uliveti e agrumeti, con il massiccio del Silano a sud e il Mar Jonio a est. La sua posizione mediterranea offre un clima mite durante tutto l’anno, con temperature calde in estate.
Corigliano Calabro è una città ricca di arte e storia, con numerose attrazioni di fascino e mistero. La principale attrazione è il Castello Ducale, costruito nel 1073 e recentemente restaurato. Il centro storico, con i suoi vicoli, le dimore rurali e i luoghi di culto religioso, offre un fascino unico. Ci sono anche itinerari archeologici che collegano la città all’antica Sibari.
La Marina di Corigliano, conosciuta anche come Schiavonea, è una località turistica balneare. Qui si possono trascorrere splendide vacanze, godendo del sole estivo, delle acque cristalline e delle tradizioni accoglienti della gente del posto. Ci sono lidi attrezzati, campeggi, discoteche e centri ricreativi per divertirsi durante le notti estive.
A soli 5 km dal centro storico si trova la montagna di Corigliano, con una ricca vegetazione, fauna e risorse ambientali. Qui si può visitare il parco con le sue foreste di castagni, pini, querce e abeti. A pochi chilometri di distanza si trova anche Camigliatello, una località turistica sia estiva che invernale, grazie agli impianti sciistici moderni ed efficienti della Sila.
La storia di Corigliano Calabro risale all’epoca dell’incursione araba del 977, quando alcuni abitanti si spostarono in luoghi più elevati, dando origine al villaggio di Corellianum. Nel 1073 fu fondato un castello e la città si sviluppò attorno ad esso. Nel corso dei secoli, Corigliano fu governata da diverse famiglie nobiliari e subì periodi di guerra e decadenza economica. Nel 1649, la famiglia Saluzzo ottenne il titolo di duca di Corigliano da parte del re di Spagna. Nel XVIII secolo, grazie alle opere di bonifica e alla produzione della liquirizia, la città conobbe un miglioramento delle condizioni economiche.
L’agricoltura svolge un ruolo importante nell’economia di Corigliano Calabro. La coltivazione degli ulivi è diffusa nelle colline circostanti, e l’olio d’oliva è un prodotto importante della regione. La città è anche nota per la coltivazione degli agrumi, in particolare le clementine, che rappresentano circa il 50% dell’intera produzione di agrumi.
La zona costiera di Corigliano offre circa 12 km di spiagge, che vanno dalle spiagge con sabbia e pietrisco alle spiagge con sabbia soffice. I fondali marini sono diversi a seconda delle zone, con una varietà di specie animali e vegetazione.
Cosa visitare a Corigliano Calabro, chiese musei e monumenti
Chiese
Chiesa del Carmine, dedicata alla Santissima Annunziata, fu consacrata nel 1493 presso il convento dei Carmelitani. Presenta affreschi cinquecenteschi sulla facciata. L’interno a tre navate conserva sulla volta della navata centrale tre affreschi di Domenico Oranges del 1744.
Chiesa di Sant’Antonio, costruita con l’annesso convento francescano nella prima metà del XV secolo e trasformata nel 1740, presenta una cupola rivestita di maioliche gialle e azzurre e una porta in bronzo dello scultore Carmine Cianci (1982). Dal 1861 il convento è sede del collegio-ginnasio e la chiesa, con la denominazione di “San Luca in Sant’Antonio” divenne parrocchia nel 1949. L’interno con pianta a croce latina conserva dipinti di di Leonardo Antonio Olivieri (Immacolata ed Estasi di sant’Antonio) e un affresco sulla volta di Severino Ferrari (San Francesco ha la visione del Crocifisso, del 1740). Nella “sacrestia vecchia si conserva il “mausoleo di Barnaba Abenante” del 1522.
Chiesa collegiata di San Pietro, di fondazione precedente al XV secolo, conserva dipinti settecenteschi. Altre opere d’arte sono attualmente nel Museo diocesano di arte sacra di Rossano, tra le quali la preziosa doppia “icona della Odigitria”, di fattura candiota, del XV secolo, un tempo venerata nell’abbazia bizantina di Santa Maria del Patir, offerta dall’abate Atanasio Calceopulo, e trasferita, con altri importanti cimeli del cenobio, nella chiesa coriglianese dal padre basiliano Valentino Marchese, dopo la soppressione dell’abbazia nel 1809. Sotto la giurisdizione della parrocchia dei SS. Pietro e Paolo ricadono la chiesa di Ognissanti, quella di Santa Chiara, e quella di Sant’Agostino, ubicata nel Castello, a cui si aggiunge la cappella dell’Addolorata, affidata alla “Congrega di Maria Santissima dei Sette Dolori”.
Chiesa della Riforma, consacrata nel 1686 a Santa Maria di Costantinopoli, aveva annesso un convento dei padri riformati. L’interno presenta un’unica navata con quattro cappelle a destra. Conserva un Crocifisso seicentesco attribuito a frate Umile Pintorno da Pietralia. Nella sacrestia si conserva il dipinto della Madonna di Costantinopoli di Luigi Medolla.
Chiesa di Santa Chiara o “delle Monachelle”, edificata tra il 1757 e il 1762 su una piccola chiesa precedente, inglobata come parlatorio nell’attiguo convento delle Clarisse (dal 1919 sede della scuola elementare). L’interno con unica navata conserva una tela di Nicola Domenico Menzele del 1762 (San Michele Arcangelo) e un organo del 1735. Sulla volta della navata un dipinto di Pietro Costantini con Santa Chiara e suore di clausura che difendono il Santissimo
Chiesa matrice di Santa Maria Maggiore, risalente al X secolo, aveva in precedenza il nome di Santa Maria Assunta della Platea. Venne ricostruita nel 1329 dal conte Ruggero Sangineto e restaurata nelle forme attuali nel 1744 a cura dell’arciprete Francesco Maria Malavolti. L’interno ad una sola novata conserva una tela seicentesca attribuita al pittore Cesare Fracanzano (Sant’Agata in carcere), un ciclo pittorico settecentesco del pittore Pietro Costantini da Serra San Bruno e un grande organo del 1757. Il coro in legno intagliato nell’ultimo quarto del Settecento si deve all’ebanista Agostino Fusco di Morano Calabro, mentre nella sacrestia, con arredi lignei intagliati e dorati, è conservato uno dei più ricchi e antichi archivi ecclesiastici della città. Il campanile è stato utilizzato anche come torre civica.
Chiesa di San Francesco di Paola, costruita nel XVI secolo presso l’omonimo convento. L’interno a navata unica conserva un pregevole coro ligneo del 1776 (di Pasquale Pelusio) e sulla parete di fondo del presbiterio un dipinto di Felice Vitale da Maratea, con il Trionfo del nome di Gesù (forse 1584) e al di sopra di quest’ultimo una Santissima Trinità attribuita a Pietro Negroni. Nei pressi l’ex chiesa di San Giacomo è preceduta da una statua del santo, innalzata nel 1779 per ringraziamento della sua protezione durante il terremoto del 1767.
Romitorio di San Francesco, piccola chiesa costruita a ricordo della permanenza di San Francesco di Paola in una capanna durante la sua visita a Corigliano nel 1476-1478. Conserva affreschi seicenteschi.
Chiesa di Sant’Anna o di Santa Maria di Loreto, fondata nel 1582 presso l’annesso convento dei Cappuccini. Conserva sull’altar maggiore un polittico di Ippolito Borghese del 1607 (Crocifissione, San Ludovico da Tolosa’, e San Bonaventura), a cui si deve anche sulla parete destra la tela con la Madonna in gloria. In questa chiesa è sepolta Giulia Orsini, principessa di Bisignano. Il convento venne soppresso nel 1811 e, dopo la riapertura nel 1822, nuovamente nel 1867; ebbe quindi vari utilizzi fino alla trasformazione in ospedale nel 1929.
La parrocchia di San Mauro dipende dalla diocesi di Lungro e vi si celebra con il rito greco per la comunità degli Italo-albanesi.
Monumenti
Il Castello ducale
Si è ipotizzata la sua edificazione da parte di Roberto il Guiscardo intorno al 1073 come postazione militare. Alla metà XIV secolo fu trasformato come residenza nobiliare dal conte di Corigliano Roberto Sanseverino. Fu in possesso alla fine del XV secolo per un breve periodo di Ferdinando I d’Aragona e furono edificate nuove opere di fortificazione.
Ammodernamenti alla residenza furono ancora eseguiti dai Sanseverino e soprattutto dai Saluzzo, a partire dalla prima metà del XVII secolo, con la costruzione di una torretta ottagonale sopra il mastio del castello, della cappella di Sant’Agostino e delle rampe di accesso dal cortile interno, e con la nuova decorazione degli ambienti interni. Dopo la vendita a Giuseppe Compagna nel 1828 il figlio Luigi fece costruire una quarta ala inglobando la cappella di Sant’Agostino e un secondo piano di ambienti. Il fossato sul lato nord venne ceduto al Comune che vi costruì sopra la via Tricarico e furono demolite anche le scuderie. Anche gli altri lati del fossato vennero colmati per allestirvi un giardino. Il castello fu venduto nel 1971 all’arcivescovato di Rossano e da questo al Comune di Corigliano nel 1979.
Musei
Museo Minimo
Il Museo espone oggetti di uso domestico, dell’artigianato e da lavoro della civiltà contadina, tra cui alcuni letti in legno forgiato “a fuoco” e le unità di misura che si usavano ai tempi dei Borboni.
L’allestimento prevede altre quattro sezioni: “Archivi Storici” contiene documenti originali di scuole, del Comune e di alcuni privati del 1600 e documenti in copia del 1500.
“Libraria e Bibliografica” raccoglie 273 pezzi, alcuni tra i quali datati 1480. “Flogistica” espone bolli e sigilli del 1700 e del 1800. “Fototeca” è una raccolta di foto del secolo scorso.
Periodo invernale
Dicembre – Sagra del culluriello.
Periodo primaverile
27/30 Aprile – Festa di San Francesco di Paola
Settore alimentare e non.
Maggio – Festa di Catinella.
7 Maggio – Festa della Madonna Maria ad Nives
Settore alimentare e non.
Periodo estivo
Agosto – Grande Festa di Via Roma e Festa del Mare
Settore artigianato e prodotti tipici locali.
17 Settembre – Festa Madonna delle Grazie
Settore alimentare e non.
Periodo autunnale
Novembre – Sagra delle castagne.
1/2 Novembre – Fiera di Novembre
Questa tradizionale fiera di merci varie si svolge in frazione Schiavonea.
8 Dicembre – Festa di Maria Immacolata
Messa e processione.
13 Dicembre – Festa di Santa Lucia
Messa e processione.
Come raggiungere Corigliano Calabro: in auto, in treno, in aereo
Corigliano Calabro, situata nella meravigliosa regione della Calabria, è una destinazione affascinante che vale la pena visitare. Se stai pianificando un viaggio verso questa città ricca di storia e cultura, ecco come puoi raggiungerla comodamente, sia che tu preferisca viaggiare in auto, in treno o in aereo.
In auto
Raggiungere Corigliano Calabro in auto ti offre la flessibilità di esplorare la regione a tuo piacimento. La città è ben collegata alla rete stradale principale e può essere raggiunta tramite l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Se provieni da nord, puoi seguire l’autostrada fino all’uscita di Spezzano Albanese, da cui potrai continuare lungo la SS534 fino a Corigliano Calabro. Se invece provieni da sud, l’uscita consigliata è quella di Sibari, seguita dalla SS534 che ti condurrà a destinazione.
In treno
Se preferisci viaggiare in treno, Corigliano Calabro è servita dalla stazione ferroviaria di Corigliano-Rossano. La stazione si trova lungo la linea ferroviaria Tirrenica Meridionale, che collega Napoli a Reggio Calabria. Puoi prendere un treno regionale o intercity che fa tappa a Corigliano-Rossano e poi raggiungere il centro della città con i mezzi pubblici o con un breve tragitto in taxi.
In aereo
L’aeroporto più vicino a Corigliano Calabro è l’aeroporto di Lamezia Terme, che dista circa 100 chilometri. L’aeroporto di Lamezia Terme è collegato a numerose destinazioni nazionali e internazionali ed è servito da diverse compagnie aeree. Dall’aeroporto, puoi noleggiare un’auto o prendere un taxi per raggiungere Corigliano Calabro. In alternativa, è possibile prendere un treno dalla stazione ferroviaria di Lamezia Terme Centrale fino alla stazione di Corigliano-Rossano.